Sini è un piccolo borgo, d’origine agropastorale, che si insinua, così come il suo nome fa presagire alle pendici della Giara. È un sito di importanza comunitaria, situato nella Sardegna centro meridionale al confine tra le provincie del medio campidano e di Oristano nell’alta Marmilla.
Tali caratteristiche hanno fatto si che le risorse economiche del luogo provengano, come per la maggior parte dei comuni di questa zona, dall’agricoltura e dalla pastorizia, mentre da oltre un ventennio iniziano ad affermarsi iniziative legate al turismo rurale e alla seconda lavorazione della terra.
Il centro abitato di Sini risulta essere interessante dal punto di vista paesaggistico in quanto si estende a mezza costa del versante sud-ovest della Giara in una posizione panoramicamente suggestiva rispetto alla valle sottostante, da cui è possibile ammirare il Campidano.
Le origini del paese possono datarsi già nel periodo altomedioevale e presumibilmente la sua formazione avvenne a seguito della fusione dei diversi vicus romani presenti nel territorio comunale. Ed è appunto da questi centri sparsi nel territorio che il centro di Sini viene a caratterizzarsi come villaggio organizzato nell’ambito della formazione del Regno di Arborea.
Percorrendo le viuzze del centro storico è possibile ammirare numerosi antichi portali e diverse case tradizionali campidanesi ristrutturate.
La caratteristica antica chiesetta campestre di San Giorgio, patrono del paese, svetta sopra il borgo.
L’edificio, infatti, è situato su un’area precristiana, ne sono testimonianza i resti di un nuraghe nelle vicinanze della stessa chiesa, alla quale la gente del luogo è particolarmente affezionata.
Sini dista a circa un’ora d’auto dal centro di Cagliari e 50 minuti da Oristano città e a poco più di un’ora dalle bellissime spiagge del Sinis e della Costa verde.
Attorno a Sini diverse le attrative storico culturali. Tra queste, a Barumini Su nuraxi e Casa Zappata, distante soli 12 km.
A 50 minuti circa a Paulilatino, il nuraghe di santa cristina e il pozzo sacro
A 20 minuti a Villanovaforru il Nuraghe e ilMuseo Genna Maria.
A 30 minuti, a Sardara il Pozzo sacro di Santa Anastasia e SPA termali.
A 50 minuti da Fordongianus, il complesso termale di età romana, le cave di trachite rossa e la SPA termale.
Sini è circondato da oliveti e qualche mandorleto e vanta numerosi olivi ultracentenari e in particolare un bellissimo esemplare millenario dalla presenza monumentale, proprio all’ingresso del paese.
Di notevole pregio è il bosco di Seremida di lecci secolari all’interno del Parco di Crachera, che è il vero fiore all’occhiello del borgo di Sini, dove numerose sono le tracce della presenza della civiltà degli antichi sardi e resti di nuraghi. Un piccolo gioiello naturalistico sul costone ovest della Giara.
Il piccolo borgo di Sini appare immerso in un paesaggio caratterizzato da un ambiente collinare morbido, dominato a settentrione dalla sagoma imponente della Giara. A cui si può accedere anche dal territorio di Sini oltre che da quello ben più noto comune di Gesturi che dista da Sini a soli circa 20 minuti. Ma anche da altri paesi vicini (Tuili, Setzu, Genuri, Gonnosnò, Albagiara, Assolo e Genoni) che hanno aperto agili accessi per raggiungere la riserva naturale con qualsiasi mezzo di locomozione, ed hanno altresì realizzato aree di sosta in punti strategici per accogliere i visitatori.
L’area riveste un notevole interesse non soltanto per il suo patrimonio naturale custodito in gran parte nell’Altipiano, ma anche perchè ospita importanti monumenti archeologici numerosissimi nuraghi e pozzi sacri; tra questi il protonuraghe di Bruncu Madugui ed il celebre nuraghe di Barumini, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Ma sopratutto ogni paesino situato intorno all’Altopiano della Giara e in Marmilla nasconde caratteristiche peculiari tutte da scoprire, valorizzare e mostrare agli occhi di chi sa scoprire la bellezza della semplicità.