Alla scoperta delle eccellenze del territorio della Marmilla
B&B Casa Susanna e l’azienda viticola Predda niedda tenute
Ci sono, due piccole strutture ricettive che offrono ospitalità ai turisti nel piccolo Borgo di Sini, proprio una vicina all’altra! Ma nessuna preoccupazione che ci si possa fare concorrenza reciproca! Al contrario l’intento di una sana cooperazione e tante idee condivise.
Susanna, nata e cresciuta in Sardegna, ed Enrico, toscano, due giovani temerari, in controtendenza rispetto alla maggior parte dei loro coetanei, che come tanti, dopo la laurea, decidono di lasciare l’Italia e trovare lavoro all’estero. Ma dopo qualche tempo di esperienza tornano a casa e prendono in mano il patrimonio della famiglia di Susanna; e dal nulla mettono su azienda, provando a realizzare un sogno condiviso .
Gestiscono il B&B in Vico Pozzo a Sini, proprio accanto all’ingresso del giardino nel retro di casa nostra e del nostro Casa Urtzula Guest House.
Susanna ed Enrico, al contrario di loro molti coetanei, hanno deciso qualche anno fa di tornare in Sardegna ed investire qui le proprie energie; e precisamente nel piccolo Borgo di Sini, in Marmilla, un territorio rurale, disagiato dal punto di vista economico, ma ricco da un punto di vista storico culturale e naturalistico; dove la natalità è quasi pari a zero, mentre la popolazione invecchia; un territorio sofferente per lo spopolamento dei suoi paesi e dove pochissime sono le prospettive future di occupazione per le nuove generazioni.
Ed è un profondo sud, dove il semplice risiedervi è da interpretare come un vero e proprio atto di coraggio; è il luogo in cui Susanna e il suo compagno Enrico, decidono di vivere e gestire insieme il B&B: nell’antica casa campidanese dei nonni paterni di Susanna, ristrutturata una decina di anni or sono.
Il motore di questa scelta è l’attaccamento di Susanna a Sini, al luogo che l’ha vista nascere e crescere e farsi donna. Sorride e le brillano i begli occhi scuri mentre me lo racconta; e la luce illumina il bel volto e i capelli neri corvino che porta lunghi e fiera delle sue origini. Così come è fiera di indossare il costume tipico del paese, con cui si mette in mostra e si fa fotografare; a testimoniare, semmai ce ne fosse bisogno, la sardità doc che è in lei!
Ma non finisce qui!
Dalla passione condivisa per il buon vino, nasce in loro l’idea di valorizzare i terreni incolti della famiglia di Susanna: decidono insieme ad Enrico di unire le proprie energie e competenze creando un’azienda viticola: Preda Niedda Tenute ; che fruttano due ottimi vini che portano i nomi di Basca e Tittia, che ha recentemente vinto un prestigioso premio nazionale.
Enrico, laureato in Scienze Agrarie, con esperienza in campo vitivinicolo sia in Italia che all’estero, si occupa autonomamente della gestione delle vigne e della produzione del vino in cantina. Mentre Susanna, laureata in Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici, si occupa della comunicazione, del marketing aziendale e della vendita della azienda che insieme hanno creato.
Due giovani partiti da zero; un esempio di resilienza attiva la loro; una scelta ambiziosa e temeraria non priva di rischi, sacrifici e fatica e tanta dedizione; ripagata dai primi risultati e riconoscimenti.
Ho conosciuto Susanna diversi anni fa, molto tempo prima che decidessimo di trasferirci nel borgo di Sini , con il progetto di ristrutturare la casa dei miei nonni paterni. Mentre guardavo disperata un vecchio albero di limone quasi centenario, nel cortile di casa mia. Un albero sempre stato generosissimo che aveva dato tanti ottimi limoni, e prelibate marmellate, a cui mio padre teneva tanto e di cui personalmente si curava, sin tanto che fu in grado di farlo.
A causa del peso dei tanti frutti che portava, si era spezzato in due parti e inevitabile si prospettava una decisa capitozzatura, per cercare di salvarlo.
Affacciata dalla sua terrazza, compare dall’alto il suo viso sopra alla chioma alta del vecchio limone; candidamente mi chiede di non tagliarlo, perché l’albero e i suoi frutti erano molto apprezzati dai clienti del suo B&B. Promettendomi che non avrebbe mai colto nessun limone.
La rassicurai di non avere nessuna intenzione di segarlo e al contrario di volermene prendermene cura perché tornasse florido e sano. E aggiunsi anche che poteva cogliere senza alcun problema tutti i limoni che si affacciavano sul suo cortile.
Il suo viso si aprì in un grande sorriso luminoso! È nata così per caso un’amicizia tra noi, scoprendo recentemente di avere avuto le nostre rispettive nonne, vicine di casa e amiche tra loro. In comune molti interessi nonostante la grande differenza d’età tra noi. Sembra quasi che fosse destino incontrarci! Un’amicizia che sa di profumo di limone!
Bello ricordare che il suo significato nel linguaggio dei fiori è “fedeltà nell’amore“.
Ed è proprio con questo auspicio che voglio guardare a questa vicinanza con Susanna e ai progetti di collaborazione da portare avanti insieme!
Coltivare ciò che le nostre nonne con sapienza e semplice normalità facevano: avevano cura della relazione con “su bixinau” e cioè con i vicini di casa! Un aspetto importante del condividere la vita, che solo ancora nelle piccole comunità come il borgo di Sini è possibile vivere e assaporare.
Oggi, siamo vicine di casa, come lo sono state le nostre nonne vissute nel secolo scorso. Condividiamo un’amicizia nata grazie ad un albero di limone centenario; un antico pozzo d’acqua costruito al confine tra le nostre case; l’amore per i gatti e il territorio della Marmilla; il Parco della Giara e il desiderio di promuovere e valorizzare il Borgo di Sini, unendo le nostre forze e rispettive esperienze, con l’intento di creare prosperità per noi e per la comunità nella quale viviamo e apparteniamo.
In che modo lo faremo? Seguiteci e ve lo mostreremo!
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